Gli amanti della corsa, dello sport e dell’aria aperta sanno benissimo che il contapassi è uno strumento fondamentale per la propria attività. Non solo per la sua funzione principale, che è – per l’appunto – annotare perfettamente tutti i passi che sono stati compiuti, ma anche per tante altre funzioni secondarie che lo rendono importantissimo.
Che cos’è un contapassi
Un contapassi, o pedometro, è uno strumento che misura il numero di passi attraverso il movimento dei fianchi. Il progresso tecnologico ha permesso di migliorare sempre più la misurazione dell’apparato, che in passato segnalava come passi anche altri movimenti, come l’allacciarsi le scarpe. Se, dunque, in passato la misurazione esatta dipendeva solo ed esclusivamente dal tipo di falcata sostenuta dal pedometro, oggi gli errori di misura sono stati ridotti al minimo.
Gli amanti della corsa e dello sport, dunque, possono contare su strumenti che rilevano con margine di errore minimo passi compiuti, velocità e distanza percorsa. Non ci si soffermerà, dunque, sul solo numero di passi effettuati. Per questo motivo, chi vuole misurare in modo accorto diversi parametri (sia sportivi che non) è necessario si serva del classico pedometro, in grado di limitare al minimo ogni possibile errore.
Come funziona il contapassi
Il funzionamento di un pedometro o contapassi avviene in base al tipo di contapassi stesso di fronte al quale ci si trova. I tipi sono, essenzialmente, tre: meccanico, digitale e annesso allo smartphone.
Il contapassi meccanico ha trovato in Leonardo Da Vinci uno dei suoi primi costruttori: fu proprio il grande artista rinascimentale a sperimentare il funzionamento rudimentale di un pedometro; esso si basa su un pendolo metallico che oscilla ad ogni passo compiuto, con un margine di errore piuttosto elevato rispetto agli altri tipi di pedometri. Funzionamento simile riguarda anche il contapassi digitale, che si serve, però, di un display dove vengono misurate anche velocità, distanza, frequenza cardiaca o tanto altro. Il funzionamento dei contapassi applicati agli smartphone è più complesso: il sistema di basa su una serie di funzioni esterne (come il GPS) in grado di rilevare i passi compiuti tramite diversi sensori, come l’accelerometro. Anche in questo caso gli errori possono essere molto frequenti: molte applicazioni, infatti, scambiano per passi alcuni movimenti accidentali dello smartphone.
Come scegliere il miglior contapassi
Il primo parametro da prendere in considerazione nella scelta di un contapassi è scegliere tra un pedometro da polso o da applicare, appendendolo, all’altezza della cintura. Si tratta di un aspetto preliminare, che deve essere accompagnato da molti altri. Nella scelta di un contapassi si deve considerare (soprattutto se lo si utilizza a fini sportivi) anche il numero di funzioni presenti sul display: frequenza cardiaca, pressione sanguigna e tanto altro ancora, che serve a tenere sotto controllo il rendimento del proprio organismo nella corsa e nello sport.
Così come indicato dal sito StrongBoyStyle, tra i migliori contapassi da polso ce ne sono molteplici ricchi di caratteristiche e funzioni: non soltanto il mero conteggio dei passi, ma anche il monitoraggio di calorie, distanza, frequenza cardiaca e sonno. Non solo: i migliori contapassi si servono anche di applicazioni molto gettonate, come Facebook, Twitter, Skype, e permettono l’invio di messaggi e il ricevimento di notifiche. Le funzioni variano, naturalmente, in base ai diversi modelli: le più gettonate sono quelle relative a sonno e sport. In ultimo, una delle caratteristiche fondamentali dei pedometri più recenti è la resistenza all’acqua, che permette di utilizzarli anche in fase di nuoto.