Chi conosce anche poco il mondo del gioco pubblico e quello dei casino online si è reso conto, ma ormai da tempo, che le varie restrizioni a cui il settore è stato sottoposto con le ordinanze Regionali e Comunali hanno p,ortato solo risultati “nefasti” ed anche il “riaccendersi delle forze illegali” sul territorio. Bolzano come città e la Lombardia come Regione sono il simbolo di questa affermazione, poiché nella prima si è concretizzata la crescita esponenziale dei famosi “totem” e nella seconda, invece, non si è verificato il tanto sperato “stop” al gioco patologico dopo che, appunto, il gioco lecito ha avuto vita così dura.
I giocatori, evidentemente, si sono rivolti a giochi più aggressivi (ed anche probabilmente quelli che “spingono” verso una sorta di dipendenza) pur di giocare: e nell’una o nell’altra delle situazioni elencate hanno trovato i posti loro congegnali per continuare a divertirsi. Certamente, questo lo si dice con “un po’ di amaro in bocca”, perché i discorsi che sono stati fatti alla “instaurazione” di tanto proibizionismo avevano lasciato lo spazio ad intuire questa situazione futuribile: quindi, non ci stupisce più di tanto vedere questi risultati.
Naturalmente, quello che colpisce maggiormente è la città di Bolzano, dove “i totem” la stanno facendo da padrone, sfidando la legalità ormai a viso aperto: la stessa legalità che ora deve mettersi in campo per tenere sotto controllo la situazione e debellare questo fenomeno che sta percorrendo il territorio cittadino. Un altro appunto che si vuole fare ai vari Comuni che appartengono a quel lungo elenco di proibizionisti che non fanno giocare ai casino online, è che non hanno tenuto conto che l’unico settore che sta crescendo nel gioco d’azzardo è l’online, posto che il mercato è “stato regolato in modo autonomo” con le ordinanze restrittive e che, quindi, il gioco terrestre e le “famigerate macchinette” sono state costrette “all’angolo”.
Il dato di fatto che, in ogni caso, salta agli occhi è che l’illegalità ricomincia a “brillare di luce propria” e si concretizza con prodotti effettivamente “fuorilegge” come i cosiddetti totem ed i palmari, oppure con l’uso improprio di apparecchi legali laddove l’illegalità si compie attraverso scambi di danaro che non sono controllabili e limitabili da alcuno.
Il peggior errore che ora potrebbe fare la nostra politica è pensare, e ritenere, che fenomeni come quello dei totem di Bolzano siano una casualità, perché non è così così. Bolzano è una realtà ed è una sorta di finestra spalancata verso un futuro che sarà comune a tutte quelle città che applicano il proibizionismo al gioco lecito ed ai casino online regolari. Succederà ovunque si vorrà mettere uno “stop” troppo ardito nei confronti del gioco-divertimento e questo sarà inevitabile. Bisogna dire che avere ragione e che quello che si era “pronosticato” all’inizio di tutte queste opere di restrizione si è realizzato prontamente, non è di grande consolazione: tutte queste operazioni “no azzardo, no slot” stanno portando un grande impegno dello Stato nell’impiego delle Forze dell’Ordine per i controlli negli esercizi commerciali, e sotto l’aspetto sanitario ci dispiace notare che sono in aumento i giocatori patologici, senza contare il disfacimento totale e completo di un comparto industriale. Quindi oltre al danno per il settore si aggiunge anche la beffa… forse, però, bisognava pensarci prima.