I numeri dell’azzardo in Italia raccontano quanto i nostri connazionali siano dediti al gioco, basti pensare che, in otto anni, la spesa è passata da 46 (2008) a circa 500 milioni (2016).
Grazie alla forte regolamentazione, in Italia il gioco legale sta avendo la meglio sul circuito illegale. Questo si traduce in maggiori garanzie di sicurezza per gli appassionati delle sale da gioco virtuali.
Migliora di conseguenza anche l’offerta legale, con diversi vantaggi per l’intero settore, dal reintegro dei flussi irregolari in quelli regolari all’ingresso di player internazionali all’interno del circuito delle piattaforme .it.
Ma il gioco d’azzardo fa sempre parlare di sé. Proprio nei mesi scorsi, si è dibattuto molto sull’entrata in vigore del Decreto Dignità, il quale ha introdotto il divieto di promuovere qualsiasi tipo di azzardo, ovvero qualsivoglia attività che comporti una puntata o un premio in denaro, allo scopo di contrastare il fenomeno della ludopatia. Le misure contenute nel Decreto sono in vigore dal 7 agosto 2018, data in cui è stato convertito in legge.
Non mancano, naturalmente, le critiche e le polemiche degli addetti ai lavori, i quali operano all’interno del circuito in conformità con le normative ADM che disciplinano il settore.
Si tratta di grandi società che, operando nel pieno rispetto della legge, producono anche un prezioso gettito fiscale per le casse dello Stato. Per queste, il danno economico che seguirà l’entrata in vigore del Decreto potrebbe ammontare a centinaia di milioni di euro.
La lotta al gioco problematico
Se lo scopo del provvedimento del governo è la lotta alla ludopatia, va detto che molto è stato fatto e continua ad esser fatto dagli stessi concessionari regolarmente autorizzati dall’ADM, i quali hanno risposto eloquentemente alla piaga dilagante della ludopatia. Come? Attraverso l’introduzione nel mercato di strumenti digitali e strategie studiate su misura per la salvaguardia del giocatore.
Questo a dimostrazione che un gioco in rete responsabile e sicuro esiste concretamente, basta solo fornire agli utenti gli strumenti per una maggiore consapevolezza.
Le iniziative per la tutela dei consumatori hanno come nodo centrale l’Anagrafe centralizzata dei Conti di Gioco (ACG), una preziosa risorsa gestita da Sogei che registra tutte le transazioni che avvengono sui siti di gioco italiani.
Il contrasto al gioco irregolare
Il contrasto al gioco irregolare è soprattutto merito del lavoro incessante dell’ADM, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, che vigila sulla conformità e la legittimità delle piattaforme di gioco al fine di rilasciare le licenze per l’esercizio e la fornitura dei giochi a distanza.
Sul sito dell’Agenzia si può consultare la lista dei siti web inibiti dalla stessa ADM durante gli anni, perché operanti in modo illecito. Si tratta di oltre 7.000 domini che sono stati oscurati a favore di quelli che hanno sempre operato in modo legale contribuendo ad innalzare il livello di qualità del settore. Oggi, digitando sui motori di ricerca una qualsiasi chiave inerente ai casinò online, ad esempio, si verrà indirizzati verso le offerte dei concessionari più noti del settore. Orientarsi verso una scelta del genere è già una garanzia, in quanto si tratta di portali che appartengono a società storiche e più che solide, che, oltre ai meccanismi di sicurezza, offrono diversi vantaggi che consentono al giocatore di aumentare il livello di gradimento dell’esperienza di gioco in rete: allettanti bonus di benvenuto, tantissime tipologie di formule di gioco, tante promozioni, match in diretta streaming e molto altro ancora. È il caso di un operatore italiano tra i più noti e storici del web, la cui sezione dedicata contiene più di 350 slot diverse.
Il mercato del gioco online: un po’ di dati
Negli ultimi anni, le tre categorie di intrattenimenti online più apprezzati dagli utenti italiani costituiscono più del 90% del mercato. Inarrestabile risulta la crescita dei giochi da casinò, la cui spesa rappresenta il 41% del mercato complessivo dei giochi a distanza; seguono le scommesse sportive con un valore pari al 40% del mercato; in crescita anche il poker, il cui valore costituisce il 10% del mercato; il restante 9%, è il prodotto di altre tipologie di gioco quali il Bingo, il Lotto, ecc.
Il bacino delle utenze del gioco online – pari a 2,2 milioni di giocatori nel 2017 – rappresenta circa il 7% degli utenti italiani maggiorenni. Sempre nello stesso anno, il 2017, lo Stato ha trattenuto circa 320 milioni di euro in tasse. Nell’ottica del gettito erariale diretto del settore del gioco, il circuito online vale il 3,2% circa, registrando un +2,5% rispetto al 2016.