Ancora una volta l’Italia si trova a dover applicare un ordine che arriva da Bruxelles e che non è certo una buona notizia per gli italiani. Molto probabilmente al prossimo Def di aprile sarà collegata la riforma del catasto che, neanche a dirlo, comporterà un aumento della tassazione sugli immobili. La riforma prevedrebbe, secondo le ultime indicazioni, una diversa classificazione degli immobili, oggi abbastanza articolata suddivisa in varie classi a cui corrispondono diverse aliquote.

La nuova classificazione prevede, invece, la suddivisione degli immobili in sole due tipologie: quella ordinaria e quella speciale. Nella tipologia ordinaria finirebbero tutti gli appartamenti il cui valore catastale sarà determinato sulla base della superficie, non più sul numero di vani come in precedenza, mentre nella tipologia speciale verranno ricompresi tutti gli immobili signorili ed artistici. Questa nuova classificazione porterà inevitabilmente ad una maggiore tassazione che si tradurrà in un ulteriore impoverimento delle famiglie.

Probabilmente la nuova classificazione catastale inciderà anche negativamente sul mercato immobiliare. La riforma era già pronta con il Governo Renzi ma fu congelata. Ora con Gentiloni viene ritirata fuori dal cassetto della scrivania di Renzi e ributtata in campo.